Indovina chi viene a cena?
Introduzione
Il razzismo è uno dei temi maggiormente trattati da anni, che nel mondo globalizzato di oggi non dovrebbe nemmeno esistere. Con una sempre maggiore contiguità di persone tra loro diverse per etnia, usi, costumi o lingua, il colore della pelle rimane tutt'oggi (anche se in maniera molto ridotta rispetto a qualche anno fa) un ostacolo da affrontare. Il film visionato in classe, trattava proprio questo argomento: il razzismo e la sua evoluzione dal 1967 ad oggi. Il film
Indovina chi viene a cena? (Guess Who's Coming to Dinner) è un film del 1967 diretto da Stanley Kramer inserito al novantanovesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi.
Joey Drayton, una ragazza bianca statunitense con un'agiata famiglia, si innamora di John Prentice, un medico afroamericano conosciuto dieci giorni prima. I due hanno deciso di sposarsi e Joey presenta il fidanzato ai genitori, il padre Matt e la madre Christina, per poi partire per Ginevra, dove hanno previsto di celebrare il matrimonio. John, chiede però l'approvazione dei genitori di lei alla loro unione, data sin da subito dalla madre Christina, ma messa in dubbio dal padre Matt, troppo preoccupato per le difficoltà cui la coppia andrebbe incontro. La situazione si complica ulteriormente quando, i genitori di John vengono a cena dai Drayton per conoscere lei e la sua famiglia. Dopo un primo momento di imbarazzo, le idee si fanno più chiare: le madri sono d'accordo ad accettare questo amore, mentre i padri non riescono ad accettare le condizioni. Il finale vede le famiglie riunirsi in salotto per ascoltare le parole del padre di lei (Matt): anche per lui l'amore è una cosa ben più importante del colore della pelle, concludendo che Joey e John sono due esseri speciali.
Il film tratta il tema dei matrimoni misti, diventati routine al giorno d'oggi. É sempre più facile trovare coppie di persone di etnie diverse che condividono la loro quotidianità, anche sui social, dove viene mostrata più nel dettaglio la bellezza dell'unione di tradizioni, culti, religioni o abiti diversi. Credo che uno degli aspetti che spinge persone diverse ad interessarsi l'uno al mondo dell'altro sia anche la curiosità, cercare, insomma, di vivere una vita meno binaria possibile, affacciandosi a cose sempre nuove.
Joey Drayton, una ragazza bianca statunitense con un'agiata famiglia, si innamora di John Prentice, un medico afroamericano conosciuto dieci giorni prima. I due hanno deciso di sposarsi e Joey presenta il fidanzato ai genitori, il padre Matt e la madre Christina, per poi partire per Ginevra, dove hanno previsto di celebrare il matrimonio. John, chiede però l'approvazione dei genitori di lei alla loro unione, data sin da subito dalla madre Christina, ma messa in dubbio dal padre Matt, troppo preoccupato per le difficoltà cui la coppia andrebbe incontro. La situazione si complica ulteriormente quando, i genitori di John vengono a cena dai Drayton per conoscere lei e la sua famiglia. Dopo un primo momento di imbarazzo, le idee si fanno più chiare: le madri sono d'accordo ad accettare questo amore, mentre i padri non riescono ad accettare le condizioni. Il finale vede le famiglie riunirsi in salotto per ascoltare le parole del padre di lei (Matt): anche per lui l'amore è una cosa ben più importante del colore della pelle, concludendo che Joey e John sono due esseri speciali.
Riflessioni
Pochi anni prima della produzione di questo film, negli Stati Uniti d'America si assistette alla segregazione razziale, ovvero alla separazione delle persone e alla restrizione dei loro diritti civili su base razziale. Questo fenomeno (anche se non più presente) rimane radicato ancora oggi nelle menti di molte persone che non accettano un colore della pelle diverso dal loro. Uno dei personaggi del film che più secondo me rappresenta questo concetto è Tilly, la domestica della famiglia Drayton, che quasi rifiuta di servire John, che dovrebbe (come lei) ricoprire una carica inferiore rispetto a quella di dottore ed essere quindi trattato in modo diverso.Il film tratta il tema dei matrimoni misti, diventati routine al giorno d'oggi. É sempre più facile trovare coppie di persone di etnie diverse che condividono la loro quotidianità, anche sui social, dove viene mostrata più nel dettaglio la bellezza dell'unione di tradizioni, culti, religioni o abiti diversi. Credo che uno degli aspetti che spinge persone diverse ad interessarsi l'uno al mondo dell'altro sia anche la curiosità, cercare, insomma, di vivere una vita meno binaria possibile, affacciandosi a cose sempre nuove.
Se gli "sposi" fossero dello stesso sesso o di religioni diverse, i rispettivi genitori avrebbero comunque delle remore ad accettare la loro unione? Questo è uno degli argomenti, assieme al razzismo, più combattuti di sempre, di cui, però, sentiamo parlare sempre di più in questi ultimi tempi, e soprattutto ancora molto difficile da accettare. Molti genitori hanno mentalità aperte per cui credo non sarebbe un problema il sesso della persona che ama il proprio figlio, purché lo renda felice; per altri invece è ancora un vero e proprio problema, quasi impossibile da accettare. Io sono dell'opinione che oltre all'amore il resto non conti: che sia colore della pelle o sesso, l'importante è essere felici. Proprio per questo credo che la frase che racchiuda il significato del film sia quella detta dal padre Matt nel discorso finale: "Voi siete due esseri perfetti, che vi siete innamorati, e che purtroppo avete una diversa pigmentazione. E adesso io credo che qualunque obiezione possa fare un bastardo sulla vostra intenzione di sposarvi, solo una cosa ci sarebbe di peggio, e cioè che voi due, sapendo quello che fate, sapendo ciò che vi aspetta, e sapendo quello che sentite, non vi sposaste".
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