"Se stessa - La vita che verrà"

Introduzione

Mercoledì 24 novembre 2021, grazie ad un uscita didattica, ho assistito alla visione del film "Herself - la vita che verrà", per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Il 1999 fu l'anno in cui le Nazioni Unite stabilirono che il 25 novembre si sarebbe celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, data che ricorda l'assassinio di tre sorelle che, nel 1960, fecero resistenza e opposizione al dittatore della Repubblica Dominicana, considerate quindi una minaccia politica. Oggi, 25 novembre 2021, questa giornata è un simbolo mondiale.
”La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone” lo scrive Giovanni Paolo II. Il 25 novembre tratta una violenza in particolare: quella subita in modo sempre più persistente da centinaia di donne, che provoca danni fisici e psicologici ed è, ancora oggi, difficile da denunciare. Giornata istituita partendo dal presupposto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani e il cui simbolo sono delle scarpette rosse, per rappresentare le vittime di violenza e femminicidio, che invadono strade, piazze, monumenti delle città per dire stop alla violenza di genere.
Fu nel 2011 che venne successivamente creato il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante: la convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, i cui stati aderenti sono obbligati a creare servizi di protezione e supporto per contrastare queste violenze.

Il film

"Herself - la vita che verrà" racconta la storia Sandra che, riuscita a fuggire dalle violenze del marito, ha come unico obiettivo quello di proteggere le proprie figlie. Stufa di vivere spostandosi da hotel ad hotel, decide di creare per loro un luogo sicuro self-made e grazie all'aiuto di altri personaggi riesce a creare una casa tutta per loro. Bruciata poi dal marito, che finisce in prigione, Sandra, con il supporto di persone disposte ad aiutarla, ha l’occasione di riscoprire sé stessa e creare una nuova vita completamente diversa da quella che lei e le sue figlie hanno vissuto fino a quel momento. Ecco alcune immagini: foto1, foto2, foto3, foto4, foto5

Riflessioni

L'audacia, la forza, la persistenza e il controllo della protagonista sono ciò che del film mi ha colpito maggiormente. Sandra è una donna che ricostruisce la sua vita armandosi di un paio di scarponcini, guanti e martello, viene calata nel ruolo che molte donne ancora oggi ricoprono nella società, un ruolo di inferiorità, ma che si sgretola con l'evolversi del racconto e trova una vera nascita alla fine, con la possibilità di una nuova vita sia per lei, che per le sue figlie. La parte del film che più mi ha colpito è stata quella in cui tutti si riuniscono per la costruzione della casa, andando a creare un senso di comunità con una generosità senza doppi fini, quasi ad essere una metafora di rinascita.

Conclusione 

Ricordare l'importanza di custodire quello che realmente è la figura della donna dovrebbe essere la quotidianità di ogni giorno, non solo del 25 novembre. Ho apprezzato e trovato davvero interessante l'iniziativa presa da alcuni docenti nel riservare alcune delle loro ore a questo merito. 

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